All’epoca del processo Spartacus Greco era Pm della Dda, oggi è il procuratore capo di Napoli Nord e ricorda che «per le organizzazioni criminali più violente, a fronte di procedimenti gravosissimi e assai impegnativi, proprio da Spartacus in poi, tutti i grandi capi sono stati arrestati e condannati con sentenze definitive». Eppure, sottolinea Greco, «proprio nei territori di competenza di Napoli nord la criminalità si fa sentire ed esercita il suo potere come un cancro che torna a colpire anche dopo averlo estirpato. Pur dopo tante vittorie, non possiamo permetterci mai di abbassare la guardia». Quali le strategie future? Sicuramente un impegno sempre maggiore in difesa dell’ambiente, che rappresenta per Greco la prima delle priorità, insieme alla delinquenza predatoria, quella diciamo di strada che fa percepire il pericolo della vita quotidiana. «D’altra parte è fin dagli anni Ottanta che questa terra è martoriata, quando all’epoca diventava luogo di sversamento con i rifiuti tombati, e oggi con i rifiuti dell’economia in nero, che per loro natura non possono seguire un iter ovviamente limpido di smaltimento, con tutto quello che comporterebbe di norma». Ma in questo ambito non mancano le difficoltà. Infatti, secondo a legge, «la sezione di polizia giudiziaria che rappresenta una sezione importantissima per la tutela ambientale, dovrebbe essere formata da un numero di ufficiali e agenti apri al doppio dei magistrati in organico, quindi dovremmo avere sessanta unità di polizia giudiziaria. Invece, in violazione della norma, abbiamo un organico di ventisei appartenenti alla polizia giudiziaria». E così manca il monitoraggio ambientale di molte zone, pur a fronte di un impegno quotidiano, quanto meno da parte della Procura. «Abbiamo costituito un gruppo specializzato di polizia giudiziaria sull’ambiente che costantemente segnala agli organi istituzionali il luogo dove ci sono i rifiuti, e le uniche bonifiche sono state frutto di questa ricerca spasmodica. Abbiamo condotto poi una azione di stimolo nei confronti delle pubbliche amministrazioni. Ricordiamo continuamente per iscritto a queste i doveri che fanno capo ai singoli sindaci di intervenire sul territorio e sui pericoli ambientali, con responsabilità di natura penale nel caso di mancati interventi». Dove vengono sversati immondizie e rifiuti, ai sensi di legge, il sindaco deve intervenire in danno se non ci pensa il privato. «Potremmo fare molto di più se avessimo maggiore personale di polizia giudiziaria a disposizione». Eppure le segnalazioni fatte dalla procura sono oltre novecento, e poi c’è l’app messa a punto proprio dalla Procura per le immediate segnalazioni di sversamento illegale. «Oggi i pubblici ministeri di Napoli Nord si dedicano anima e corpo alle loro indagini fino a tarda ora, e questo ci consente di essere ottimisti su questi temi, realisti ma ottimisti» conclude Greco. «Ci sono dei Gip che riescono a dare una risposta immediata sulle misure cautelari. I giovani magistrati che arrivano qui sanno che questo tribunale rappresenta una sorta di miracolo. È stato ideato e pensato sulla carta e non c’erano neanche le sedie per sedersi all’inizio». E forse più che giovani si tratta di giudici giovanissimi, visto che gli ultimi arrivati sono del 1987.