La vincitrice della prima edizione del Festival della letteratura femminile vesuviana è stata Ida La Rana, con la sua opera “Oplonia” edita da “Il quaderno edizioni”. Un’associazione socio-culturale nata nel 2011 e formata da giovani della provincia di Napoli il cui obiettivo prioritario è quello di diffondere la cultura del Meridione d’Italia nel mondo.
La manifestazione si è svolta sabato 5 novembre al Museo del Parco nazionale del Vesuvio di Boscoreale. Cuore e motore dell’iniziativa è Stefania Spisto che con questa proposta operativa, tutta al femminile, intende valorizzare la produzione delle scrittrici della Campania e del Territorio Vesuviano in particolare. Perché lo sguardo delle donne rappresenta un angolo visuale altro, diverso e non omologato, capace di cogliere sfumature della realtà non usuali. In più l’iniziativa si propone anche di raccogliere fondi perché il ricavato delle vendite dei libri, messi a disposizione dalle concorrenti, servirà da portfolio per lo sportello Ti ascolto, gestito da La Fenice Vulcanica, rivolto alle donne in difficoltà. Una rete quindi di sollecitazione culturale, di messa in evidenza di potenzialità sommerse, di rimessa in gioco per aiutare altre. Un progetto ambizioso che coinvolge oltre l’ambito della cultura, quello delle pari opportunità, del sociale, delle istituzioni, del volontariato e dell’associazionismo. Solo facendo rete, solo lavorando gomito a gomito per abbracciare più aspetti dello stesso problema sarà possibile superare non solo vecchi steccati culturali ma soprattutto aprire a nuove possibilità di riscatto e di rigenerazione.
E veniamo ora nello specifico della serata. Durante l’evento, presentato dai giornalisti Lucio Canzanella e Franco Bruno Vitolo, con l’apporto musicale di Tiziana Papa, musicista di Boscoreale, che ha interpretato brani di Mia Martini, l’imprenditrice vesuviana Federica Ammirati ha premiato la vincitrice Ida La Rana. Su trenta concorrenti il libro vincitore è un libro da guardare prima ancora che da leggere, perché illustrato, scritto in quartine, una contaminazione visiva. Oplonia è una sirena dalla doppia natura istintiva, sensuale e sentimentale. Il sogno dell’amore la difende dalle brutture della vita, spingendola a cercare in tutte le persone che incontra la realizzazione di un sogno impossibile. Rimarrà disincantata e disillusa dalle esperienze fatte e si lascerà andare, sprofondare per trovare la risposta alla ricerca della felicità, divenuta necessaria alla sopravvivenza emotiva ma fatale per il non guardare alla realtà. Una favola ma non certo per bambini.
L’autrice ha già prodotto; O cant d’e sirene una raccolta illustrata delle più famose canzoni napoletane appartenenti al repertorio classico; Le due pizzette, rielaborazione di un cunto di Basile Le doje pizzelle in cui attraverso le illustrazioni, la traduzione testuale, la cura delle schede operative si agevola la decodificazione e l’interpretazione del testo seicentesco. Tutti testi editi da Il quaderno, tutti testi in cui la matrice vesuviana, di Torre Annunziata, emerge in maniera incontrovertibile. Tutti testi in cui emerge la poliedricità dell’artista.
Tiziana Castellano, presidente della Pro loco di Boscoreale nel proporre la serata finale del premio ci dice: una serata parlando e discutendo di libri, di poesia e di nuovi progetti, perché leggere è un piacere arricchente, sempre giovane e questo è lo spirito che ci anima e che siamo certi verrà condiviso.
Un’esperienza importante per il territorio, per le donne, per chi vorrà fare propria questa formula virtuosa per riproporla ed esportarla.