L’Autore è Direttore Tecnico dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Campania.
In questi giorni i cittadini residenti nei pressi di via Lattanzio, nel rione Traiano di Napoli, sono costretti ad assistere, impotenti, ai miasmi prodotti dai rifiuti abbandonati lungo le strade cittadine e ai continui roghi che si verificano, favoriti anche dalle alte temperature di questi giorni.
Come prevede la norma (testo unico ambientale), i rifiuti abbandonati su strade pubbliche o strade private ad uso pubblico sono a tutti gli effetti rifiuti urbani e pertanto gli adempimenti conseguenziali (rimozione, messa in sicurezza, indagini, etc.) sono di competenza del Comune territorialmente competente, il cui compito principale, ai fini della tutela della salute e dell’ambiente, è la rimozione tempestiva dei rifiuti e l’adozione delle azioni finalizzare a prevenire ulteriori fenomeni di abbandono e di incendio.
Con lo scopo di favorire gli interventi successivi di indagine ambientale (che, come detto, sono di competenza dell’Ente locale), ARPAC nel 2013 ha redatto apposite Linee Guida, fatte proprie dall’Incaricato del Governo per la prevenzione degli abbandoni di rifiuti e dei roghi ed imposte ai 90 Comuni del cosiddetto Patto Terra di Fuochi. Le Linee Guida, oltre a descrivere le operazioni molto semplici da attuare in casi simili, prevedono anche gli interventi successivi di ripristino dello stato dei luoghi ed eventuali indagini ambientali.
Condizione fondamentale è però la rimozione tempestiva della potenziale fonte di contaminazione (cioè i rifiuti abbandonati) da parte del Comune, a valle della quale possono essere attivate le eventuali indagini ambientali per le quali ARPAC può effettuare verifiche di conformità.
In base al principio “chi inquina paga”, gli adempimenti dell’Ente Locale permangono anche in caso di incendi dei rifiuti o della presenza di amianto, per i quali le linee guida ARPAC forniscono utili indicazioni, così come nei casi in cui intervengono operazioni di sequestro delle aree o dei rifiuti da parte dell’Autorità Giudiziaria.
La situazione viene monitorata costantemente da ARPAC attraverso le stazioni fisse della rete di monitoraggio della qualità dell’aria, in particolare con la stazione situata a Napoli in Via Epomeo ovvero a poche centinaia di metri di distanza dal rione Traiano. I dati non evidenziano aumenti nella concentrazione degli inquinanti monitorati in un contesto locale generalmente, comunque, poco critico e che in questi giorni ha beneficiato anche di una ventilazione di brezza che ha favorito la dispersione, seppure limitata, dei diversi inquinanti.
ARPAC, in ogni caso, continua ad assicurare, la propria collaborazione e supporto tecnico, al Comune, alle Forze di Polizia e all’Autorità Giudiziaria, nell’ambito dei propri compiti istituzionali e nel rispetto dei ruoli e delle competenze attribuite dalla normativa di settore.