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Un saluto personale a Francesca Menna

by Flavio Cioffi
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E’ morta ieri, a 62 anni, Francesca Menna. Docente del dipartimento di Veterinaria della Federico II. Pentastellata della prima ora, amica del Presidente della Camera Fico. Già consigliera e assessora comunale a Napoli. Una persona per bene, una donna sincera e spontanea.

Un’amica dei tempi dell’Umberto, cui ci capitava di riandare con la memoria. Francesca si ricordava di tutti. Quale classe avevano frequentato, gli amici che avevano avuto, cosa avevano combinato poi nella vita. Rievocava anche episodi che ti riguardavano direttamente e che avevi del tutto dimenticato. Lo faceva con istintiva gentilezza, con garbata complicità.

Voglio riproporvi un breve estratto di un’intervista che mi rilasciò nel settembre dell’anno scorso in occasione della sua candidatura alle comunali.

Io sono stata tra i fondatori a Napoli del M5Stelle e quindi nel 2016 mi sono candidata e sono stata eletta. Nel Movimento, che aveva una struttura liquida senza ruoli, erano entrate moltissime persone che avevano un’ideologia di estrema destra e questo già mi creava qualche difficoltà. Ma quando venne stretta l’alleanza di Governo con la Lega, la situazione per me divenne insostenibile, perché io sono sempre stata una donna di sinistra, e non me la sono sentita di continuare per cui sono tornata a fare il professore universitario. Poi De Magistris mi chiamò a far parte della Giunta come tecnico (…) ed io accettai. Dopodiché è successo che i rappresentanti della comunità lgbt sono andati da Manfredi e da Fico dicendo che li avrebbero assolutamente appoggiati se io fossi stata candidata. Per cui Roberto, con il quale il nostro rapporto di confronto politico è sempre rimasto in piedi, mi ha spiegato come Conte stia cercando di occupare un nuovo spazio politico facendo anche, e questa cosa mi è piaciuta molto, ammenda delle proprie contraddizioni. Uno spazio ben definito: il centrosinistra. Mi ha convinto ed eccomi qua”.

Ciao Francesca.