Il Consiglio della Città metropolitana di Venezia lo scorso 22 marzo ha approvato il Piano Urbano Integrato denominato PIÙ SPRINT. Il Piano prevede, a valere sul PNRR, il progetto “Bosco dello Sport” relativo alla realizzazione di una Cittadella dello Sport in località Tessera a Venezia. Nello specifico, precisa Italia Nostra, “uno stadio per il gioco del calcio, un palazzetto dello sport per il gioco della pallacanestro e per eventi musicali, vari altri edifici di servizio, parcheggi (anche interrati), opere di urbanizzazione e viabilità di collegamento per un totale di superficie pavimentata-costruita di 36,56 ettari, su un suolo attualmente interamente agricolo, nella zona costiera della Laguna di Venezia”. L’area di intervento sarebbe infatti caratterizzata – sempre a detta di Italia Nostra – da un uso agricolo tradizionale tipico con avifauna significativa all’interno del sito UNESCO “Venezia e la sua Laguna”.
Di più: “l’area che si dovrebbe ‘risanare’ è tra le più ‘sane’ del Comune, caratterizzata da elevati redditi pro capite, criminalità bassissimi, presenza di villette all’interno di un paesaggio agrario incontaminato, dove sono presenti fiumi di risorgiva, con flora e fauna significative e suggestivi percorsi nel verde molto frequentati. È chiaro che il progetto, eufemisticamente definito ‘Bosco della Sport’, non è minimamente in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile, di economia circolare e di Green Deal di Next Generation EU e del PNRR. Si tratta del vecchio progetto della Cittadella dello Sport di Tessera, tirato fuori dal cassetto dopo oltre vent’anni, in cui è prevista un’importante cementificazione per la realizzazione di una serie di impianti sportivi in aperta campagna”.