Le Olimpiadi invernali di Pechino 2022 sono finite. Il testimone è passato a Milano-Cortina che ne ospiteranno la prossima edizione. Ma com’è andata l’Italia? 2 ori, 7 argenti e 8 bronzi. 17 medaglie che la piazzano al 13° posto della classifica. Classifica che privilegia il metallo delle medaglie conquistate rispetto al loro numero complessivo. Per cui, per esempio, il Comitato olimpico russo (cioè la Russia) è nono con 32 medaglie, di cui 6 d’oro, dietro alla Svizzera che ne ha solo 14 ma con 7 ori.
Questo il medagliere fino al 13° posto dell’Italia: Norvegia (16 ori, 8 argenti, 13 bronzi); Germania (12, 10, 5); Cina (9, 4, 2); Stati Uniti (8, 10, 7); Svezia (8, 5, 5); Olanda (8, 5, 4); Austria (7, 7, 4); Svizzera (7, 2, 5); Comitato olimpico russo (6, 12, 14); Francia (5, 7, 2); Canada (4, 8, 4); Giappone (3, 6, 9); Italia (2, 7, 8).
Messa così, il risultato italiano non è clamoroso. Negli ultimi trent’anni, solo a Sochi nel 2014 (0) e a Vancouver nel 2010 (1) aveva vinto meno ori. Se però si guarda al numero di medaglie, solo a Lillehammer nel 1994 (20) ne aveva conquistate di più. Un risultato eccellente che fa ben sperare per il prossimo futuro.
Le donne, con 10 medaglie, assai meglio degli uomini fermi a 5. Le altre due sono nel misto. Lo sci alpino non granché: 2 argenti e 2 bronzi, tutti al femminile. Maschietti latitanti. Molto bene il pattinaggio (7).
Queste le medaglie italiane:
ORO – Arianna Fontana (short track, 500 metri); Stefania Constantini, Amos Mosaner (curling, doppio misto).
ARGENTO – Francesca Lollobrigida (pattinaggio di velocità, 3.000 m); Arianna Fontana, Martina Valcepina, Arianna Valcepina, Andrea Cassinelli, Pietro Sighel, Yuri Confortola (short track, staffetta mista); Federica Brignone (sci alpino, slalom gigante); Federico Pellegrino (sci di fondo, sprint TL); Omar Visintin, Michela Moioli (snowboard, mixed team cross); Sofia Goggia (sci alpino, discesa libera); Arianna Fontana (short track, 1500 m).
BRONZO – Dominik Fischnaller (slittino, singolo); Omar Visintin (snowboard, cross); Davide Ghiotto (pattinaggio di velocità, 10.000 m); Dorothea Wierer (biathlon, 7,5 km sprint); Nadia Delago (sci alpino, discesa libera); Pietro Sighel, Yuri Confortola, Tommaso Dotti e Andrea Cassinelli (short track, 5000 m staffetta); Federica Brignone (sci alpino, combinata); Francesca Lollobrigida (pattinaggio di velocità, mass start).
Bravi tutti, ovviamente. Ma Stefania Constantini e Amos Mosaner, oro nel curling doppio misto, specialità “povera” per così dire, sono stati eccezionali.