Salerno riscopre la sua anima barocca grazie al festival dedicato alla musica del passato. Presentato nel Salone del Gonfalone del palazzo di città il programma della manifestazione fortemente voluta dal controtenore Pasquale Auricchio, presidente della Associazione Culturale Emiolia, sodalizio dedicato alla figura musicale simbolo del mutamento ritmico, che dopo ben undici anni dall’ultimo Festival di Musica Antica firmato dall’Associazione Koinè di Carmine Mottola, riaccende luminosi riflettori su questo genere.
Il cartellone si compone di una stagione concertistica dal titolo “In cordis cordae” che accompagnerà la città per un intero anno, dal 21 gennaio al 23 dicembre 2022, in collaborazione con il Touring Club di Salerno, l’Arcidiocesi salernitana e col patrocinio morale del Comune di Salerno.
Ben undici appuntamenti che avranno cadenza mensile, in cui giovani musicisti di formazione campana si alterneranno a maestri di fama nazionale nell’esecuzione delle pagine più interessanti del periodo barocco e rinascimentale.
Un primo assaggio lo scorso 14 dicembre, con il concerto inaugurale dal titolo “Io t’abbraccio” tenutosi in uno dei monumenti più antichi di Salerno, la chiesa Santa Maria De Lama. Ad esibirsi il Maestro clavicembalista Marius Bartoccini, il soprano Giada Campione ed il controtenore Pasquale Auricchio. Sostenitrice del festival anche l’ex assessore alla cultura del Comune, Antonia Willburger, che ha guidato i primi passi dell’associazione nell’organizzazione della manifestazione.
Un evento che contribuirà a riaccendere i riflettori sulla musica di quest’epoca, ancora di nicchia, e che contribuirà ad attirare in città visitatori e appassionati. Ma per l’inizio ufficiale della manifestazione bisognerà attendere ancora qualche settimana.
Ecco nel dettaglio il programma:
- Il 21 gennaio sarà il soprano Olga Shytsko, in duo con Ernesto Pulignano al cembalo, a toccare le corde del cuore ancora con un concerto monografico dedicato al genio Sassone, che prende il nome proprio dalla stagione concertistica “In cordis cordae”.
- Il 18 febbraio il clavicembalista udinese Marius Bartoccini nel concerto “Tra Napoli e Lisbona: contaminazioni borboniche in Lusitania” porrà in luce quelle che sono le eredità della scuola compositiva napoletana nella penisola iberica, approfondendo la figura di Domenico Scarlatti e dei suoi contemporanei napoletani, quali Leonardo Leo e Giacomo Insanguine, e a Lisbona Carlos Seixas, la loro nuova sublimazione del cembalo, galante, raffinata, speziata di esorcismi, capaci di sfruttare i limiti stessi del mezzo sonoro.
- Il 18 Marzo in Amor, Ratio et Passio, sarà il soprano romano Maria Tomassi, in duo col pianista Nicola Marasco, ad evocare i drammi delle donne dell’opera belcantistica nell’eterno conflitto tra eros e thanathos, passione e ragione.
- Il 15 aprile il sopranista napoletano Angelo Giordano e il controtenore Pasquale Auricchio, sostenuti dalla pianista Maddalena Alfano, eseguiranno lo Stabat Mater di Giovanni Battista Pergolesi, il suo testamento spirituale, da cui emerge la bellezza pura, malinconica ma non drammatica, che risplende in tutta la sequenza, quasi come se l’autore vi si fosse rispecchiato ed avesse ritrovato gli accenti più veri del suo dolore in quel canto, sincero e profondamente sentito, scevro da ogni sorta di virtuosismo esteriore e di artificio superfluo e ridondante.
- Il 20 Maggio verrà eseguito, da Pasquale Auricchio, in duo con Ernesto Pulignano, in onore al mese mariano, il Salve Regina di Nicola Porpora, maestro del castrato Farinelli, che per la bravura richiesta all’interprete può essere considerata un saggio delle tecniche vocali contemporanee e dei metodi di ornamentazione.
- Il 17 Giugno in “Sia maledetto Amor” il contraltista Antonello Dorigo e il basso Massimo di Stefano si alterneranno nell’esecuzione di due cantate ed un duetto di G. F. Haendel, con Marius Bartoccini al cembalo, “Qualor crudele”, “Dalla guerra amorosa” e il duetto “Caro autor di mia voglia”, in cui libera il flusso della sua fantasia poetica.
- Il 22 Luglio il soprano Giada Campione e il controtenore Pasquale Auricchio, con al cembalo Ernesto Pulignano, doneranno un recital, “Chiaroscuri Barocchi”, di arie e duetti barocchi tratti dalle più note opere di G.F. Haendel, A. Vivaldi e D. Scarlatti, in un confronto tra le diverse scuole e vene liriche dei compositori dell’epoca.
- Il 16 Settembre, un passo indietro, in ambito musicale con “Volez vous que je vous chant?” con protagoniste le Trotuale Ensemble, dirette da Guido Pagliano, le quali ci faranno entrare nell’atmosfera di una corte medievale eseguendo musiche vocali e strumentali tra medioevo e rinascimento.
- Il 21 Ottobre il soprano giapponese Kaori Yamada assieme al controtenore Pasquale Auricchio, con maestro concertatore Marius Bartoccini, eseguirà due delle più belle composizioni sacre scritte su salmi da Antonio Vivaldi, il “Nisi Dominus” RV 608, nove numeri che si succedono con frequenti alternanze di tempi veloci e lenti e con marcati cambiamenti d’atmosfera, mentre i toni teatrali delle arie, che hanno melodie vocali riccamente ornate e ritornelli nello stile del concerto, si alternano al pio fervore degli ariosi, semplici e accompagnati dal solo basso continuo: da questi contrasti la musica trae gran parte della sua forza espressiva, e il “Nulla in mundo pax sincera” RV 630, un mottetto di non semplice tessitura che richiede grande agilità vocale.
- Il 28 Novembre sarà la volta dei 3 Controtenori in “Gentlemen do better” dove il sopranista Angelo Giordano, il mezzosopranista Pasquale Auricchio e il contraltista Antonello Dorigo eseguiranno le arie fiore all’occhiello di ognuno dei tre registri e del repertorio sostenuti da Ernesto Pulignano, spaziando da Haendel a Porpora, da Vinci a Vivaldi.
- Il 23 Dicembre quale finale della Stagione concertistica l’associazione presenterà in forma di concerto l’ Orfeo ed Euridice di Gluck opera in tre atti dove il controtenore Pasquale Auricchio si calerà nel ruolo di Orfeo, il Soprano Kaori Yamada vestirà i panni dell’amata Euridice e il Soprano Giada Campione si intercalerà nel dio Amore, accompagnati al piano da Maddalena Alfano, serata in cui, ancora una volta «Orfeo ed Euridice» svelerà la sua doppia natura di prologo a una nuova drammaturgia e di emblema di una utopica concordanza tra uomo, natura, società, fondata sui nuovi valori teorizzati dal razionalismo illuminista.