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Miasmi, inquinamento, incendi. L’impegno continuo dell’Arpac sul territorio

by Redazione
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Miasmi a Giugliano, inquinamento del fiume Sarno, incendi a catena. Basterebbero questi fenomeni, che hanno caratterizzato negli ultimi mesi il lavoro dell’Arpac, per capire quanto sia rilevante e ineludibile l’attività emergenziale dell’Agenzia sul territorio. Quanto sia utile l’impegno continuo che i suoi tecnici profondono costantemente, spesso in sinergia con altri Enti, sempre collaborando con i cittadini. Per darvene un’idea, vi proponiamo una sintesi degli interventi dagli inizi di settembre ad oggi.

2 settembre – Termina il monitoraggio della qualità dell’aria avviato a seguito dell’incendio dell’11 agosto nel quartiere di Barra, periferia est di Napoli. I tecnici dell’Arpac erano intervenuti ad incendio ancora in corso per attivare un mezzo mobile, dotato di campionatore ad alto volume, in aggiunta alla stazione fissa di monitoraggio poco distante. Nel complesso, dai rapporti rilasciati dal Laboratorio Diossine della UOC Siti Contaminati e Bonifiche dell’Arpac, non sono emerse criticità specifiche.

Ancora il 2 settembre – Pubblicati i primi risultati dei rilievi svolti in seguito all’incendio, sviluppatosi nella notte tra il 27 e il 28 agosto, in un capannone a Pietradefusi (AV). L’Arpac era intervenuta subito a seguito della richiesta dei Vigili del Fuoco per mettere in funzione un campionatore ad alto volume e 4 campionatori passivi.

 

8 settembreMiasmi a Giugliano, Parete, Qualiano e Villaricca. Arpac avvia una campagna straordinaria di controlli per individuare la causa del fenomeno. Squadre di tecnici procedono ad ispezioni presso impianti e siti e ad indagini conoscitive sul territorio. Viene programmata l’attivazione di laboratori mobili, campionatori passivi e di una centralina meteo, distribuendo ad un campione di popolazione schede di rilevazione degli odori. Una stazione di monitoraggio è già operativa in area ASI di Giugliano.

10 settembre – Riunione in Prefettura a Napoli sulle cause dei miasmi nel giuglianese. Arpac relaziona sul sistema di monitoraggio in funzione con strumentazioni e procedure all’avanguardia e preannuncia la diffusione di una App per la segnalazione e la geolocalizzazione dei miasmi da parte della popolazione.

 

10 settembre – A seguito dell’incendio nella notte tra il 25 e il 26 agosto in un deposito di materiale edile a Cesa (CE), l’Arpac interviene di propria iniziativa la mattina del 27 e fornisce successivamente indicazioni al Comune di Cesa e all’Asl sullo smaltimento del materiale combusto, programmando anche prelievi di terreno. In particolare, l’ordinanza sindacale di messa in sicurezza del sito viene elaborata con il supporto tecnico dell’Agenzia.

 

Ancora il 10 settembre – Quattro aziende vengono sequestrate nell’ambito delle indagini sulle cause d’inquinamento del fiume Sarno tra Solofra (AV), Pagani (SA), Torre Annunziata (NA) e Striano (NA). Gli inquirenti si sono avvalsi della collaborazione dell’Arpac.

 

14 settembre – Operativo @ArpacOdorBot dell’Arpac per segnalare i miasmi con un semplice smartphone. Un “bot” risponde agli utenti e li guida nella descrizione e localizzazione del fenomeno. Avviato, inoltre, l’allestimento del primo laboratorio di olfattometria dinamica in Campania. Attivati i sistemi di controllo programmati (laboratorio mobile a Qualiano, campionatori passivi, centralina meteo a Parete) in aggiunta alla stazione di monitoraggio stabile presso lo Stir di Giugliano. Intensificata l’attività ispettiva presso le aziende.

16 settembreIncendio zona ASI Teverola-Carinaro, Arpac avvia il monitoraggio. La squadra subito intervenuta ha posizionato un campionatore ad alto volume. Utilizzabili i dati forniti dalle stazioni stabilmente operative nella zona. Il 19, 20 e 22 settembre vengono comunicati i risultati analitici dei tre cicli di campionamento. Il 24 vengono prelevati cinque campioni di terreno superficiale a Teverola, Casaluce, Marcianise, Gricignano d’Aversa e nella zona ASI Teverola-Carinaro, i cui risultati analitici sono disponibili l’11 ottobre.

23 settembre – L’Arpac interviene ad Albanella (SA) in seguito all’incendio di un sito di trattamento e recupero rifiuti. Posizionata la strumentazione necessaria al monitoraggio. Il 30 settembre sono disponibili gli esiti analitici dei due cicli di campionamento.

 

25 settembre – Arpac interviene nottetempo a seguito dell’incendio di rifiuti abbandonati nel quartiere di Poggioreale a Napoli. La stazione di monitoraggio più vicina è all’Ospedale San Giovanni Bosco. Posizionato un campionatore ad alto volume. I primi risultati del monitoraggio vengono diffusi il 29 settembre.

 

6 ottobre – Nuovo sequestro di un’azienda per scarichi abusivi nel fiume Sarno. I carabinieri del NOE si sono avvalsi dell’ausilio dei tecnici dell’Arpac.

 

 

 

12 ottobreMiasmi a Giugliano. Una relazione dell’Arpac descrive le attività svolte nel mese di settembre: 16 impianti ispezionati in zona ASI; presidio h24, 7 giorni su 7, dell’Arpac Multiservizi; App Odor Bot; indagini sensoriali e chimiche su campioni di aria; approfondimenti sulla correlazione tra vento e miasmi; uso di droni; supporto delle Università (https://www.genteeterritorio.it/miasmi-a-giugliano-ultimo-aggiornamento/)

13 ottobreIncendio nella zona industriale di Airola (BN). I tecnici dell’Arpac effettuano subito un sopralluogo e impartiscono prescrizioni per minimizzare gli impatti ambientali derivanti dalle attività di spegnimento. Installati campionatori passivi a simmetria radiale e un campionatore ad alto flusso. Utilizzabili anche i dati delle stazioni stabilmente operative sul territorio. Il 14 vengono diffusi i primi dati qualità aria. E poi il 15, il 16, il 18 e il 21.

17 ottobreIncendio a Montefredane (AV) in un deposito di autoarticolati nella frazione di Arcella. I tecnici dell’Arpac intervengono già dalle prime ore e impartiscono le prescrizioni per minimizzare l’impatto ambientale. Installato campionatore ad alto flusso. Utilizzabili anche i dati delle stazioni fisse sul territorio (2 ad Avellino e una a Pianodardine). Esiti analitici disponibili a partire dal 18 ottobre e poi il 19, il 22 e il 26.

 

22 ottobreQuestion time in Consiglio regionale sui miasmi a Giugliano. Il consigliere proponente, Borrelli, da noi intervistato dichiara: “Possiamo dire di aver creato un precedente con l’intervento dell’Arpac e, una volta chiusa questa vicenda, la mia idea è che l’Agenzia venga dotata di strumentazioni e personale tali da garantire i cittadini riguardo ai siti di compostaggio”. (https://www.genteeterritorio.it/miasmi-a-giugliano-lintervento-del-consigliere-borrelli/)

3 novembre – Riunione in Prefettura a Benevento per valutare le possibili conseguenze sulla produzione olivicola dell’incendio del 13 ottobre ad Airola nello stabilimento SAPA. L’Arpac relaziona sugli esiti analitici dei 10 campionamenti di top soil effettuati. L’On.le Maglione e l’Assessore all’agricoltura della Regione Campania, Dr. Caputo, esprimono compiacimento per il monitoraggio effettuato. Il Prefetto si complimenta con l’Arpac per il lavoro svolto, sin dal primo momento, con efficienza e tempestività. Il 5 novembre l’Arpac trasmette un’articolata documentazione al riguardo, relativamente a inquinanti atmosferici, terreni ed acque.

4 novembre – L’Arpac, in un’ottica di area vasta, attiva due laboratori mobili in un contesto sensibile come quello dell’Alto Sarno, a Solofra e Montoro, per misurare le concentrazioni in atmosfera di inquinanti in aggiunta ai dati già forniti dalle tre stazioni fisse di Avellino, da quella nella zona industriale di Solofra e dalle campagne realizzate quest’anno ad Atripalda, Mercogliano, e Monteforte.

 

5 novembre – Pubblicati i dati 2020 sulla produzione di rifiuti urbani in Campania. Si tratta di dati elaborati con il contributo determinante dell’Arpac che ha, inoltre, guidato i comuni campani nell’utilizzo della piattaforma Orso, fondamentale nel tracciamento dei flussi dei rifiuti.

 

9 novembre – L’Arpac potenzia ulteriormente la rete di stazioni di monitoraggio ad Avellino (PM10, PM2.5, PM1, PM4 e polveri totali sospese) nell’ambito di un progetto complessivo di rafforzamento della rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria.

 

 

Grazie, a tutti i collaboratori dell’Arpac.