A cento anni dalla morte di Enrico Caruso, il Conservatorio di San Pietro a Majella ne rievoca la figura attraverso il progetto “CARUSO 100”. Dal 3 ottobre al 16 dicembre, si svilupperà un percorso formativo e performativo in otto tappe, il cui testimonial d’eccezione è Placido Domingo.
Domenica 3 ottobre, il celeberrimo tenore sarà al Conservatorio di Napoli per raccontare il proprio rapporto con la leggenda Caruso e riceverà il Premio “San Pietro a Majella”, fino ad oggi attribuito solo ad Aldo Ciccolini, Roberto De Simone e Riccardo Muti.
Ma vediamo il programma di CARUSO 100.
21 ottobre: la mostra “Un soffio è la mia voce”. Cantanti e scuole di canto a Napoli tra XVI e XIX secolo.
21-23 ottobre: tre giorni di convegno con numerosi relatori internazionali.
21 ottobre: lo spettacolo Caro Enrico… Lina Cavalieri racconta Caruso. Liberamente tratto dal volume Ridi pagliaccio! di Francesco Canessa.
22 ottobre: due film. Il film storico con Enrico Caruso, “My Cousin”, e il docufilm “Enrico Caruso – The Greatest Singer in the World” di Giuliana Muscio.
12 novembre: l’opera “Caruso a Cuba”, di Micha Hamel, sarà proiettata nella Sala Scarlatti.
26 novembre: concerto “Il salotto di Caruso”, degli allievi del Dipartimento di Canto del Conservatorio di Musica San Pietro a Majella.
16 dicembre: il recital “Tre stelle per Caruso”. Carmen Giannattasio, Teresa Iervolino e Maria Grazia Schiavo interpreteranno le canzoni napoletane predilette da Caruso. L’Orchestra di San Pietro a Majella sarà diretta da Francesco Ivan Ciampa.
La voce di Enrico Caruso viene definita così: “Uno strumento che, ad onta di una formazione non accademica, risultava sostenuto da una tecnica di emissione di alta scuola, da un passaggio di registro impeccabile, dalla perfezione del legato, dalla dosatura ineccepibile dei fiati, dalla nettezza degli attacchi”.
