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Nonostante la riapertura delle attività, i ristoratori faticano a trovare personale come camerieri, figure di cucina, addetti all’accoglienza e alle pulizie.
Bar e ristoranti faticano a trovare personale. La difficoltà nel reperire camerieri, baristi, cuochi e lavapiatti può essere considerata uno degli effetti collaterali della pandemia. Giovani e meno giovani preferiscono cercare occupazione in un settore più sicuro rispetto a quello della ristorazione, considerato tra quelli maggiormente a rischio di chiusura in caso di ulteriori peggioramenti dell’emergenza sanitaria.
Non mancano perciò le occasioni di lavoro in un settore che, a detta dello chef Carlo Cracco, oggi più che mai ha la necessità di trovare giovani risorse che credano e che abbiano voglia di fare carriera nella ristorazione. Specialmente, in una città come Milano, che offre tantissime opportunità a chi è disposto a impegnarsi in sala o in cucina. Chi è alla ricerca di un cameriere a Milano e provincia in tempi brevi può consultare i profili di centinaia di candidati sulla pagina dedicata di camerieri.it, il portale di Jobtech riservato alla selezione di personale competente per il mondo della ristorazione.
La finalità è quella di mettere in contatto chi offre e chi cerca lavoro nell’ambito dell’Ho.Re.Ca. tramite un processo di recruiting digitale. L’impiego di software e strumenti tecnologici di ultima generazione consente di individuare in breve tempo e con estrema efficacia i profili appartenenti al settore della ristorazione più idonei a ricoprire una specifica posizione.
La difficoltà di reperire chef, camerieri e baristi all’altezza risiede però anche nella carenza di competenze che non ha risparmiato il mondo dell’hospitality. Proprio a questo proposito, Davide Oldani ha sottolineato quanto sia importante investire nella maggiore formazione dei giovani che si avvicinano a questo genere di professioni. Soltanto la formazione di personale qualificato e davvero interessato a trovare un impiego nel campo dell’Ho.Re.Ca può garantire agli imprenditori del settore e ai titolari dei pubblici esercizi la possibilità di ripartire e di reperire le figure professionali necessarie a garantire la qualità e la quotidianità del servizio.
Spetta infine ai ristoratori pensare al lavoro nella ristorazione in un’ottica più sostenibile, in modo da garantire agli chef, al personale di sala, ai camerieri e a tutti coloro che ruotano intorno all’organizzazione e alla fornitura dei servizi la possibilità di avere una vita anche al di fuori del lavoro, con turni che consentano di avere tempo a sufficienza da dedicare a sé stessi, alla famiglia e alle proprie passioni.