Tanto lavoro e mesi di programmazione per un successo che si rinnova da 33 anni e di cui abbiamo parlato insieme al direttore artistico Claudio Tortora. Riflettori accesi sulla cultura. Dopo il blackout dei mesi di chiusure riparte lo spettacolo, la musica e l’arte in generale. Anche Salerno ritorna palcoscenico, anzi Arena, e si prepara a tirare su il sipario per uno dei suoi fiori all’occhiello, il Premio Charlot, giunto alla sua XXXIII edizione. Il prossimo sabato 17 luglio prenderà ufficialmente il via il cuore della kermesse artistica divenuta, ormai, appuntamento fisso del cartellone d’eventi dell’estate salernitana. Dal 17 al 23 luglio, artisti e big del panorama culturale italiano si esibiranno sul palco dell’Arena del Mare, allestita nei pressi di piazza della Concordia. Musica, teatro, cinema, libri e soprattutto giovani cabarettisti emergenti. Sono questi gli ingredienti dell’edizione 2021 del Premio Charlot, la kermesse dedicata al grande Charlie Chaplin.
Tra gli aspetti più importati di questa rassegna c’è il fatto di riuscire ad abbracciare lo spettacolo a 360 gradi.
Io credo che questo sia il messaggio e il punto di forza del Premio. All’inizio non è stato facile far comprendere la figura di Charlie Chaplin, che è stato un attore, produttore cinematografico e teatrale, musicista… E’ stato tutto, era lo spettacolo e noi abbiamo voluto rispettare, nel suo nome, questa sua poliedricità abbracciando tutto ciò che è cultura. Abbiamo cercato di fare tutto e di farlo a un certo livello. Dopo il successo del 2020, quest’anno si punta a fare di più. I nostri non sono semplici spettacoli. Prendiamo ad esempio alcuni appuntamenti. L’anno scorso abbiamo realizzato una serata omaggio per i 70 anni del Festival di Sanremo. Abbiamo accolto l’orchestra di Sanremo che ha suonato le canzoni più belle del festival. Nel corso dell’evento è intervenuto anche il direttore artistico del Festival e artisti come Fiorella Mannoia e Ron, un’esclusiva del Premio Charlot. O ancora, la serata che ha visto come ospite Venditti non è stata un semplice concerto, ma un racconto delle sue canzoni, qualcosa di speciale. E sulla stessa lunghezza d’onda sarà anche la serata inaugurale della XXXIII edizione, il 17 luglio, con i Neri per Caso. Non sarà solo un concerto, ma uno spettacolo vero e proprio in cui interverranno anche Stefano Fresi, Eduardo Scarpetta, la cantautrice e attrice di teatro Flo, Federico Vacalepre, autore del libro “Carosone 100”. Insomma, siamo sempre stati per lo spettacolo e abbiamo anche sempre fatto da talent scout per tanti artisti. Da un po’ di tempo siamo considerati anche un po’ un portafortuna, chi viene da noi l’anno dopo vince qualche premio. Tutto questo, per noi, è motivo di orgoglio.
Spazio allo spettacolo, insomma. Ma proprio nella serata inaugurale ci sarà anche un altro protagonista, il mare. Il 17 luglio, infatti, si terrà anche la XIX edizione del Sea Sun, evento promosso dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale. Atteso, nel corso della serata, anche il Presidente dell’Autorità Portuale, Andrea Annunziata.
Questo perché vogliamo rimarcare lo stretto rapporto che c’è tra Salerno, mare e cultura. Il presidente Annunziata ha sempre avuto a cuore il Premio Charlot ed il mare è da sempre motivo di riflessione su nuove aperture: di frontiere, civiltà e quindi culture. Da tempo, ormai, l’apertura del premio Charlot coincide con la Festa del Mare “Sea Sun”, per questo la serata inaugurale sarà divisa in tre momenti, due istituzionali ed uno di spettacolo. Alle 19,30 ci sarà la presentazione dei risultati del Progetto Europeo BlueAct Salerno. A seguire si terrà l’incontro dal tema “Le Zone Economiche Speciali – Il ruolo dei porti e degli aeroporti nel sistema logistico campano” al quale interverranno, tra gli altri, anche il presidente dell’AdSP Andrea Annunziata, Antonio Ferraioli Presidente Confindustria Salerno, il sindaco Vincenzo Napoli e Andrea Prete Presidente della Camera di Commercio di Salerno. Le conclusioni saranno affidate al presidente Vincenzo De Luca. A seguire, alle ore 22, si terrà la terza ed ultima parte della serata, quella che vedrà come protagonisti “I Neri per Caso”, il sestetto salernitano, che proprio sul palco dell’Arena del Mare festeggeranno con il loro pubblico i 25 anni di carriera.
Chaplin si può dire abbia portato bene. Ci auguriamo sia lo stesso per il prossimo teatro Charlot inaugurato il 16 luglio a Pellezzano.
Un progetto fortemente voluto dai miei figli, cresciuti a pane e teatro, al quale non me la sono sentita di dire di no, nonostante il difficile periodo. Il nuovo teatro Charlot è pronto ad alzare il sipario e si appresta ad agire come punto di riferimento dello spettacolo. L’idea portante è quella di iniziare dall’arena all’aperto, il palcoscenico che accoglierà per primo aspirazioni e applausi, risate e lacrime, piccoli e grandi, celebrità e talenti emergenti, per poi traghettare al chiuso, con la stagione fredda, l’arte in tutte le sue forme. Il primo appuntamento sarà giovedì 29 luglio con il cabaret dei Villa per Bene, per poi proseguire senza sosta alternando musica, comicità, teatro. Dopo il grande successo del teatro delle Arti, hanno voluto iniziare questa nuova avventura e chiamare il nuovo teatro “Charlot” anche in omaggio alla fiducia che ci ha dato all’associazione Chaplin. Attendiamo, in autunno, anche una visita del figlio Eugene Chaplin.”
L’abbiamo detto, riparte la cultura. Ma più in generale, riparte un settore lavorativo messo a dura prova e un’ampia sfera di esperienze che per tanto tempo ci sono state negate. Cosa significa tornare ad assaporare il teatro e lo spettacolo di persona?
Vuol dire rinascere. Avere la possibilità di alzarsi, al termine di uno spettacolo bello, e sentirsi soddisfatti per aver partecipato a un momento di emozione importante. Un momento di libertà per le tante persone che sono state chiuse in casa, anche per paura. Un momento quasi romantico, sentito fortemente da tutti i protagonisti dello spettacolo, messi a dura prova. Devo dire grazie alla regione Campania che ci ha consentito di mettere su questo evento. Noi abbiamo cercato di fare e dare, come sempre, il massimo. Credo che quando in un progetto operano le volontà di tanti, queste vadano rispettate. Se ti vengono dati dei soldi, li devi spendere per fare le cose per bene, perché quando non sono fatte bene finiscono e 33 anni di Premio Charlot parlano da soli.