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Alice, il romanzo di Paola Nugnes

by Piera De Prosperis
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Paola Nugnes

Cari Lettori e Lettrici… l’incipit è alla maniera di Calvino ma l’intento è molto più modesto. Siamo in piena calura estiva e cosa c’è di meglio, dovunque ci troviamo, in qualunque ambiente e in qualunque posizione comoda, seduto, sdraiato, raggomitolato, coricato, che leggere?

Ho pensato di proporvi degli spunti di lettura, attuali o un po’ meno, non certo i Promessi Sposi, con cui trascorrere questo reo tempo. Vi proporrei cioè la rubrica Libro bello, libro rinfrescante che evoca ben altri gusti e ben altri ricordi, ma che nella sua semplicità bene rappresenta il nostro intento.

Apriamo dunque con un’autrice, una politica, Paola Nugnes, napoletana. Un concentrato di etichette stuzzicanti. Il libro è Alice. La democrazia è in pericolo in tutto il mondo, Paguro, 2021.

Il desiderio di fare del bene agli altri, di fare meglio degli altri, di realizzare una società più giusta, fondata sul principio di solidarietà, può essere così forte da rendere ciechi di fronte all’applicazione di regole sociali antitetiche? Può portare a sottovalutare il pericolo delle tante piccole e grandi ingiustizie necessarie alla conquista del potere per l’attuazione del Bene comune? Può, in poche parole, portare all’annichilimento della propria personalità senza accorgersi che la Causa coincide con il tornaconto personale di un gruppo di cinici fanatici, per rendersi conto solo alla fine, quando è troppo tardi, quando si è persa l’innocenza, che si è stati complici di un progetto che non ha portato alla salvezza, ma al baratro? La storia di Alice ci consegna una cruda risposta affermativa, scandagliando le debolezze umane di chi perseguendo un’idea personale di Bene, ma contaminata dalla vanità personale, ha invece collaborato all’insediamento di un Potere autodistruttivo che ha consegnato l’umanità ad un nemico peggiore di quello che si voleva scalzare: Vanitas vanitatum, et omnia vanitas, avrà un lieto fine?

E’ davvero un interrogativo importante in un periodo storico in cui, venute meno le grandi ideologie novecentesche, la ricerca di una società più giusta, equa e garantista, volendo fare a meno dei grandi padri fondatori, spesso cede a deliri di onnipotenza. Il testo si avvale dell’esperienza politica dell’autrice che è passata attraverso varie esperienze ed ora è nel gruppo misto, membro della commissione di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati. Un impegno politico e sociale che l’ha portata a riflettere, attraverso il genere romanzo, su una tematica di forte impatto: è in pericolo oggi la democrazia?

Cominciamo a leggere! Magari in principio provi un po’ di disorientamento… ma poi prosegui e ti accorgi che il libro si fa leggere comunque, indipendentemente da quel che ti aspettavi dall’autore, è il libro in sé che t’incuriosisce, anzi a pensarci bene preferisci che sia così, trovarti di fronte a qualcosa che ancora non sai bene cos’è. (Calvino)

Che questo sia sempre il nostro atteggiamento di fronte ai libri. Buon prosieguo.