I Romani nel loro Pantheon seppero inserire tutte le divinità della tradizione greca e degli altri popoli con cui venivano in contatto. Vi erano però alcune divinità autoctone sulle quali i Romani non patteggiarono mai. Una di queste era Giano. Dio dell’età dell’oro, avrebbe ospitato Saturno che cercava di fuggire dall’ira del figlio Giove. Fin qui il mito. L’archeologia pone il suo tempio sul Gianicolo (luogo abitato da Giano). Dio del passaggio (che si compie, in origine, attraverso una porta, in latino ianua) è anche il dio degli inizi di un’attività umana o naturale, oppure di un periodo. Era rappresentato come un busto con due volti (erma bifronte) che guardano in direzioni opposte: l’inizio e la fine, l’entrata e l’uscita, l’interno e l’esterno. Per i Romani la chiusura delle porte del Tempio di Giano aveva un valore simbolico, iniziava una nuova età di pace. La pax augustea, infatti, chiuse dopo un secolo di lotte civili le porte del tempio.
Noi oggi invece apriamo le nostre porte. Il nostro Giano deve riaprire perché si compia il passaggio dall’isolamento al rinnovato contatto con gli altri, con l’arte, con la cultura in generale.
Il primo maggio segnerà la ripartenza con una serie di proposte culturali, visite e riaperture dei luoghi di interesse archeologico. Ovviamente tutto in sicurezza con mascherina, distanziamento e rigoroso rispetto dei protocolli. Ma il rischio è dietro l’angolo. Lo sappiamo tutti. Eppure come resistere alle proposte che ormai fioccano e che spesso rivelano una fantasia che, nel periodo di riflessione forzata, si è molto irrobustita. Sarebbe impossibile fare un elenco di quello che si può fare a Napoli, in Campania, in Italia. Ve ne segnaleremo alcune che per l’originalità dei contenuti ci sembrano ben racchiudere quella vitalità finora compressa e che ora vuole espandersi. Vi è il ghost tour, alla ricerca dei fantasmi con guida esperta di paranormale. Un percorso tra spettri noti e meno noti, da Maria d’Avalos a Bianca, una fanciulla che si dice fu murata viva. Il tutto utilizzando il K2 uno strumento concepito per il rilevamento dei fenomeni paranormali. Insomma una sorta di ghostbusters de noartri, da New York ai decumani. Vi è il tour della Napoli celata alla ricerca delle radici esoteriche della città a partire dal giardino di Babuk…
Insomma iniziative fantasiose che si affiancano a quelle più tradizionali di visite, gite fuori porta, musei aperti con offerte culturali davvero interessanti: Luca Giordano, gli Etruschi, i gladiatori, Calatrava, in un’ansia disperata di offrire e godere di tutto. Voglia di libertà, voglia di tenere aperte le porte del tempio, di passare da una fine ad un nuovo inizio. La pace interiore e non solo consisterà nel varcare la soglia della pandemia per un nuovo inizio. Un passaggio tuttavia consapevole dei rischi, guardingo e timoroso come dovrebbe essere un convalescente, speranzoso ma prudente perché il male sopito non riprenda vigore. Staremo a vedere.
Per ora buon weekend a tutti.