A Roma, appena liberata dagli alleati nel Giugno 1944, comparve su alcuni muri del centro storico questa scritta: Aridàtece er Puzzone!!
Pare che gli “Ammericani” vittoriosi si allarmarono non poco. Ma non ce n’era bisogno. Perciò Romani e Romanacci di sette e più generazioni continuarono a passarsi l’ottativo: Aridàtece er Puzzone!! Quello slogan non era certamente un invito a rimettere in sella Mussolini. Né era un rigurgito del fascismo grossolano e borgataro, ma un’invocazione astratta, urlata sui muri per chiedere un minimo di chiarezza nella confusione imperante, dove i vinti stavano salendo in massa sul carro dei vincitori, aggiungendo confusione a confusione.
Qualche anno e una trentina di governi dopo, toccò a Bettino Craxi, autoesiliatosi in Tunisia, diventare l’oggetto di rimpianti e rivendicazioni.
Aridàtece er puzzone!! … così chiedevano i nostalgici del decisionismo craxiano.
Passato ancora qualche anno fu Berlusconi, a inizio del tramonto di leader, dopo le prime sonore sconfitte – durante le soporifere apparizioni di mortadella Prodi, sorridente con il suo faccione bonario e apparentemente sdentato – a sentirsi invocato così: Aridàtece er Puzzone!!
Oggi, a valle dei due Governi Conte, il gialloverde e il giallorosso, nonché dopo le prime incertezze del Governo Draghi, è Matteo Renzi a risultare l’oggetto del desiderio… impudico di certuni, i quali si ostinano a rimanere renziani. Nonostante che un giorno sì e l’altro pure di Renzi si sentano dire peste e corna, mentre vagonate di fango gli vengono lanciate addosso da certa stampa irriducibilmente polpottiana.
Ma gli irriducibili renziani ancora ripetono: Aridàtece er puzzone!!
Abbiamo scomodato grossi nomi per introdurre questo articolo dedicato a Pompei, anzi a due delle tre Pompei che attualmente ci costringono a dire Aridatece er Puzzone!!
E qui chiariamo che la frase vuole soltanto significare che bisogna riprendere la lena di prima e ricominciare a correre, però cambiando passo.
Il Comune di Pompei, ad esempio, oggi sopravvive senza il Sindaco Carmine Lo Sapio – appiedato dal Covid, ma fortunatamente in recupero – in questo periodo d’assenza che ha fatto venire a molti cittadini pompeiani la voglia di dire: Aridàtece er Puzzone!!
Intanto nella città si parla e straparla, spesso a vanvera, del Progetto EAV e del Progetto Hub Turistico, due colpi epocali da portare a termine, visti i cento milioni di euro che li sostengono, senza appesantire il bilancio della Città, quella viva.
Invece, gli Scavi di Pompei, anzi il Parco Archeologico, ha visto proprio ieri insediarsi sulla sua poltrona più alta il prof. Gabriel Zuchtriegel.
Aridàtece il Puzzone anche stavolta? Beh! No! Assolutamente no! Ci basta l’esperienza fatta dalla Città, quella viva: troppo spesso e a lungo trascurata da chi è stato accolto nei Palazzi Romani.
Zuchtriegel intanto – forse per non far dimenticare lo stile di chi lo ha preceduto – ha fatto sparare sulla Stampa il proprio insediamento, con spargimento di informatissime veline ai soliti grandi canali di stampa, ignorando però la stampa del Comprensorio vesuviano, di cui la Città di Pompei è elemento centrale, almeno nel segmento dei Beni Culturali. Ci attendevamo, ci attendiamo di più, dal nuovo Direttore del Parco Archeologico di Pompei. Rimaniamo quindi in attesa.