Le Autrici: ing. Giuseppina Merola, Dirigente Area Territoriale di Caserta dell’Arpac, e dott.ssa Maria Robertazzi, Funzionario UO Aria e Agenti Fisici del Dipartimento di Salerno dell’Arpac.
I compiti istituzionali Arpac in materia di tutela della popolazione dall’esposizione ai campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici (Cem) discendono dall’art. 14 della Legge n. 36/2001, la legge quadro in materia, laddove viene previsto che le amministrazioni provinciali e comunali, al fine di esercitare le proprie funzioni di controllo e di vigilanza sanitaria e ambientale nell’ambito della tutela della popolazione dall’esposizione ai Cem, utilizzino le strutture delle agenzie regionali per la protezione dell’ambiente.
In Arpac le attività inerenti al controllo e alla valutazione dei Cem sono svolte dalle articolazioni territoriali dell’Agenzia ovvero i Dipartimenti provinciali e si concretizzano, sostanzialmente, in valutazione preventiva e attività di controllo strumentale in campo.
La valutazione preventiva consiste nella valutazione previsionale della compatibilità elettromagnetica di una sorgente di Cem, a bassa o alta frequenza, in progetto, e si traduce nell’emissione di un parere Arpac di compatibilità elettromagnetica, che può essere favorevole, se le emissioni previste su base progettuale rientrano nei limiti fissati dalla normativa vigente, o
sfavorevole nel caso in cui emergano superamenti dei limiti normativi, che richiedono una rimodulazione delle caratteristiche tecniche dell’impianto per renderlo conforme ai limiti di riferimento.
Il controllo strumentale viene effettuato attraverso misure puntuali e monitoraggi in continuo, a banda larga e a banda stretta, dei livelli di campo emessi dalle sorgenti Cem dislocate sul territorio provinciale di competenza, sia di iniziativa, per monitorare i livelli di campo elettromagnetico delle sorgenti presenti, che a seguito di esposti e di richieste da parte di enti
locali ed organi di polizia giudiziaria. (Vedi grafico sotto riportato con l’indicazione del numero di sopralluoghi con misure effettuati sul territorio regionale nel periodo 2021-2024).
Tra gli impianti esaminati da Arpac rientrano anche gli impianti di telefonia cellulare che utilizzano le più recenti innovazioni tecnologiche, come gli impianti 5G; nel grafico sotto riportato è indicato il numero di pareri 5G rilasciato dall’Arpac nel corso del periodo 2019-2024 da cui si evince un evidente trend crescente.
La continua evoluzione del settore delle telecomunicazioni e della telefonia cellulare in particolare, sia in termini di innovazione tecnologica che di aggiornamento della normativa di settore, rende indispensabile la formazione continua del personale tecnico che si occupa di Cem e la partecipazione dell’Agenzia ai tavoli tecnici del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (Snpa), che si concretizza nella partecipazione attiva del referente Arpac, o di un suo delegato, alla Rete tematica 22 – la rete tematica del Snpa che si occupa specificamente dei campi elettromagnetici.
Proprio in ambito Snpa è emersa la necessità di definire metodologie e metodi di misura condivisi per effettuare misure di campo elettromagnetico, per gli impianti di telecomunicazione più innovativi, che ha portato alla redazione delle Linee guida per la misura dei campi elettromagnetici generati da sistemi di telecomunicazione in tecnologia 5G.
Le linee guida sono scaricabili direttamente dal sito di SNPA, all’indirizzo: https://www.snpambiente.it/snpa/linee-guida-per-la-misura-dei-campi-elettromagnetici-generati-da-sistemi-di-telecomunicazione-in-tecnologia-5g/.
Alcune delle attività di misura sul 5G previste nelle linee guida sono già state effettuate dai tecnici di Arpac in un interconfronto ristretto, promosso da Ispra, svoltosi a Roma il 4-5 febbraio scorsi presso l’Università di Tor Vergata (foto di gruppo). L’ateneo, come già accennato, dispone di una rete 5G di proprietà del Dipartimento di Ingegneria Elettronica, il cui controllo ha consentito ai tecnici di Arpa Campania, Arpa Puglia, Arpa Sardegna e Arpa Molise di effettuare misure 5G in condizioni di forzatura di traffico, con l’utilizzo della strumentazione in dotazione delle Agenzie partecipanti, evidenziandone limiti e potenzialità.
Arpa Campania ha partecipato all’interconfronto con due analizzatori di spettro Anritsu MS2090A e un analizzatore Narda SRM3006, in grado di demodulare segnali 5G, con i quali i tecnici Arpac hanno potuto effettuare sia misure in zero span e in channel power che demodulazione del segnale 5G.
Arpac ha ampliato ulteriormente la propria dotazione strumentale, acquistando, nell’ambito del Progetto Cem e salute, due scanner di rete Rohde & Schwarz TSMA6B per l’analisi di tutte le tecnologie in uso nelle reti di telefonia cellulare. Arpac è, pertanto, in grado di confrontarsi ampiamente con le agenzie più all’avanguardia in materia di campi elettromagnetici.